giovedì 26 luglio 2012

L'unico modo per uscire dalla crisi economica è abbassare l'età pensionabile

Alcune considerazioni spicciole per bambini dell'asilo, ma difficili da far capire agli ignoranti che ci governano. Il boom economico degli anni 50-60 in Italia fu possibile perchè la gente doveva comprare tutto: auto, frigoriferi, lavatrici, ecc. In pratica c'era un mercato interno tutto da riempire. Poi il mercato è stato saturato. Tuttavia fino agli anni ottanta, quando si andava in pensione tra i 55 e i 60 anni, i giovani avevano maggiori disponibilità di posti di lavoro e un aiuto incommensurabile, da parte dei genitori pensionati, che li incoraggiava a sposarsi. Così il mercato interno si rigenerava continuamente: nuove case da comprare, affittare, arredare, e poi pannolini, carrozzine, biberon, latte ecc. ecc. 

Ad un certo punto, a metà anni novanta, la politica ha deciso che i soldi per le pensioni non ci fossero più e ha cominciato con le prime riforme che hanno allungato l'età pensionabile. In questo modo sono diminuiti i posti di lavoro per le giovani generazioni, le quali senza poter contare sull'aiuto dei genitori ancora a lavoro, hanno cominciato a sposarsi di meno. Il mercato è crollato, le aziende medie e grandi sono scappate dall'Italia per andare in paesi dove ci fosse ancora gente che si sposasse. La crisi infatti non è mondiale, come bugiardamente vogliono farci credere, ma riguarda esclusivamente l'Europa che ha adottato politiche simili a quelle italiane in tema di pensioni.
L'unico settore che non ha conosciuto crisi è stato quello del lusso e del divertimento, in quanto le giovani generazioni, non avendo nessuna prospettiva di costruirsi una famiglia, hanno cominciato a spendere i pochi soldi in tasca per divertirsi. 
Poi è arrivato Monti che vuole portare l'età pensionabile a settanta anni. Non oso pensare quale sarà la fine dell'Italia. Bisogna fermare questo ebete ignorante succhiasangue. 
Chi vuole salvare l'Italia deve trovare i soldi, a tutti i costi, per abbassare nuovamente l'età pensionabile a 55-60 anni.
Non ci sono vie alternative.





Ricerca personalizzata

2 commenti:

  1. Separare l'assistenza dalla previdenza e farla pagare dalla fiscalità generale e non dai contributi propri degli estratti contributivi dei lavoratori dipendenti.
    Abbassare l'età pensionabile permettendo, come da contratto iniziale, il pensionamento al compimento dei 35 anni di servizio, indipendentemente dall'età.
    Poi: chi stabilisce che, come accade ora, relativamente a uno dei parametri di allungamento (perché ve ne sono conviventi più di uno, e ciò è un assurdo che allunga più volte la stessa età) dell'età pensionabile, ovvero l'aumento della vita, o sopravvivenza, media si alzi continamente? Io non ci credo, dato il continuo aumento di malati da malattie da inquinamento, dato che mi aspetto che, dopo Fukushima e relative importazioni dal Giappone, dopo il pesce radioattivo (il mare non ha confini) conseguente, dopo l'aria radioattiva conseguente, l'età media si alzerà, come inmpunemente continuano a statisticare gli aumentatori dell'età pensionabile. Vorrei che fosse così, naturalmente.

    RispondiElimina
  2. E, naturalmente, ritorno al sistema retributivo.

    RispondiElimina