Co.co.pro e disoccupazione

I famigerati contratti co.co.pro e co.co.co sono una fregatura, non solo perchè non permettono di maturare certi diritti che per i lavoratori dipendenti sono sacrosanti, per esempio ferie pagate, tfr e cosa più importante l'indennità di disoccupazione; ma anche perchè possono addirittura interferire neutralizzando i diritti maturati con altre tipologie di rapporti contrattuali.
Riporto l'esperienza di un nostro lettore che ci ha scritto qualche giorno fa, chiedendoci di rimanere anonimo. Il nostro amico nell'anno 2011 ha lavorato sette mesi con un contratto co.co.pro e cinque mesi con un contratto di lavoro come dipendente. Nel 2012 è rimasto disoccupato e quindi ha pensato di chiedere l'indennità di disoccupazione.
Purtroppo però non ha raggiunto i 52 contributi settimanali utili nel biennio precedente la data di licenziamento, perchè i giorni lavorati come co.co.pro non vengono contati ai fini della maturazione dei requisiti. Tuttavia avendo lavorato come lavoratore dipendente e versato i contributi per più di 78 giorni, avrebbe dovuto comunque avere diritto alla disoccupazione con requisiti ridotti. 

Ma qui viene il bello. L’indennità di disoccupazione ridotta spetta quando il lavoratore abbia avuto, nell’arco dell’anno solare precedente a quello in cui presenta la domanda, periodi di disoccupazione non indennizzati. In questo caso però, udite, udite, i giorni lavorati come co.co.pro valgono come giorni di lavoro e il nostro amico, che ha lavorato sette mesi come co.co.pro e cinque come dipendente, risulta non essere mai stato disoccupato e quindi non può farsi indennizzare un bel niente. In pratica aver lavorato come co.co.pro gli ha fatto perdere il diritto maturato con il lavoro dipendente. In pratica aver lavorato come co.co.pro gli ha fatto guadagnare meno soldi di quanti gliene ha fatti perdere. 

Ancora una volta co.co.co. e co.co.pro cornuti e mazziati. Quando cominceremo a combattere per l'abolizione di questa nuova forma di schiavitù?