Chi Siamo

Il Microliberismo per una società egualitaria. 

Il Microliberismo ha come obbiettivo il raggiungimento della libertà economica delle famiglie e il loro affrancamento dalla condizione di necessità rispetto al lavoro. Per ottenere questo risultato sono necessarie alcune condizioni:


  1.  completa libertà per le piccole attività economiche
  1.  edilizia familiare libera da licenze
  1.  massima diffusione delle energie da fonti rinnovabili
  1.  possibilità di introdurre sussidi di stato per tutti  
Solo se si realizzano queste condizioni è possibile affrancare le famiglie dalla schiavitù del lavoro. Con questi vantaggi economici, infatti, le famiglie non sarebbero costrette a lavorare per poter sopravvivere. Il lavoro sarebbe allora principalmente un'opportunità per vedere realizzato il proprio talento. Ma ad ostacolare l'ottenimento di questi risultati sono il capitalismo, sia di stato sia privato, coadiuvato dai sindacati e dalla criminalità organizzata.
Il libero mercato non ha mai funzionato perchè non vi è mai stata una condizione in cui tutti gli operatori avessero gli stessi diritti e le stesse regole da rispettare. Se vi fossero le stesse regole per tutti, invece, si creerebbe un equilibrio tale da limitare la sopraffazione, creando una società egualitaria ma allo stesso tempo che assecondi le legittime aspirazioni degli individui. Stesse regole significa, però, anche cominciare tutti con la stessa disponibilità economica. L'attuale capitalismo privato, invece, parte avvantaggiato e senza diritto, in quanto ha accumulato ricchezza e potere prima di un vero regime di libertà economica con regole uguali per tutti.
Per questo affinchè siano garantite le stesse opportunità per tutti, bisogna partire con il liberismo "prima" per chi non ha ricchezze (microliberismo), poi man mano che le classsi sociali più basse cominciano ad arricchirsi si può pensare di applicare il liberismo per le classi leggermente più in alto nella piramide sociale e così via fino al raggiungimento della distribuzione delle ricchezze.
Le prime libertà economiche da realizzare, di conseguenza, sono l'abolizione di tutti gli impedimenti economici e burocratici alla realizzazione del lavoro di cui vivere e della casa in cui vivere.
Inoltre è necessario per sconfiggere il capitalismo lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili e l'introduzione di sussidi minimi. Si badi bene che la seconda non è una decisione di sinistra. Non è un caso che in paesi un po' più liberali di noi esistono i sussidi mentre nel nostro paese dove sono stati sempre forti i sindacati, soprattutto di sinistra, i sussidi sono solo per alcuni. Se per le famiglie l'esigenza del lavoro non fosse così stringente, infatti, esse avrebbero una maggiore forza di contrattazione rispetto ai datori di lavoro, esautorando la funzione dei sindacati.
Infine siamo d'accordo con la flessibilità del lavoro e con la massima libertà del datore di lavoro di scegliere il proprio personale. Anzi riteniamo che queste condizioni siano necessarie per rendere le attività economiche competitive e fortemente produttive. Ma solo dopo aver realizzato le condizioni di cui sopra.
Prima di cominciare un blog politico, infine, era giusto chiedersi se fossimo di destra o di sinistra. Così ci siamo interrogati. Ci siamo resi conto però che non possiamo schierarci né a destra né a sinistra, e non perché volessimo, in maniera snob, prendere le distanze da questi due schieramenti, cosa che in questa situazione politica sarebbe una scelta fin troppo facile e populista. In realtà siamo un movimento di sinistra in quanto ricerchiamo l'uguaglianza degli individui. Siamo un movimento di destra perché crediamo nell'individualità.



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