martedì 9 giugno 2009

Esplosione nucleare.

Chi avrà letto fino ad oggi i nostri post avrà erroneamente pensato che siamo di destra o comunque Berlusconiani. In effetti questo hanno lasciato presupporre molte nostre considerazioni. Noi cerchiamo semplicemente di essere senza pregiudizi e di dire le cose come le pensiamo. Per questo abbiamo per alcuni tratti difeso il governo e la maggioranza. Adesso però vogliamo andare contro il governo ed aprire un dibattito su un argomento molto più serio delle feste del premier: il nucleare.
Noi riteniamo che il ritorno al nucleare sia un errore imperdonabile. Non lo diciamo da ambientalisti “confessionali", ma con senno e cognizione di causa, aperti alle motivazioni di chi il nucleare lo vuole e alle considerazioni di chi probabilmente è più preparato di noi in materia.
Alcune ragioni per cui siamo contro il nucleare:

1. il progetto nucleare è costosissimo ed i tempi di realizzazione sono così lunghi (si parla del 2020) che i progressi nel campo delle energie alternative potrebbero renderlo completamente inutile. 

2. la scelta dei siti nucleari e di stoccaggio delle scorie creeranno forti tensioni sociali che ne renderanno l’attuabilità molto difficoltosa e costosa

3. l’uranio non è una fonte rinnovabile ed il suo prezzo potrebbe salire enormemente negli anni a venire

4. non servirà a coprire il nostro fabbisogno di energia che solo per il venti per cento è di energia elettrica. Infatti importiamo petrolio soprattutto per le esigenze energetiche nel settore dei trasporti

Qualcuno potrà obiettare che alcune di queste motivazioni si basano semplicemente su previsioni. Si tratta praticamente di dover scommettere. Ma se proprio dobbiamo scommettere noi di Microliberismo vogliamo farlo sulle fonti rinnovabili perchè le uniche che possono far conseguire gli obbiettivi che agogniamo: la libertà economica delle famiglie e l’indipendenza dal lavoro. Immaginate se non si dovessero pagare più le bollette e il carburante delle auto.
Col nucleare avremo invece sempre qualcuno che produce e qualcuno che deve comprare. Col risultato che le famiglie sarebbero sempre schiave del lavoro e dei padroni.

Molti sostengono che fu un errore abbandonare il nucleare venti anni fa, ma sarà probabilmente un errore molto più grande ritornare a quel progetto proprio adesso. Ma soprattutto sarà l'errore madornale che farà scoppiare il governo Berlusconi. Un'eplosione nucleare. 







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