mercoledì 17 aprile 2013

Lettera di un precario a favore del reddito di cittadinanza.

Qualche tempo fa ero completamente contrario ad ogni forma di assistenzialismo e pensavo che lo stato dovesse creare lavoro. Ma da alcuni anni mi sono ricreduto. Lavoro ormai da dieci anni con contratti a termine presso università ed enti di ricerca vari. La mia esperienza è che buona parte di chi lavora in questi enti con contratti a tempo indeterminato è inutile. Non perché siano dei fannulloni, ma perché oggettivamente non hanno mansioni e/o competenze. In passato hanno preso a lavorare di tutto e oggi non ci sono i soldi per prendere a tempo indeterminato un paio di ricercatori. Veramente un paio di ricercatori. Lo stato purtroppo si è impegnato tra gli anni 60 e gli anni 80 ad inseguire il sogno della piena occupazione col risultato di creare una economia sovradimensionata che ha distrutto risorse economiche ed ambientali, col risultato di negare una vita dignitosa alle nuove generazioni. Per questo adesso penso sia molto più economico per lo stato erogare stipendi, facendo stare la gente a casa, piuttosto che mantenere in piedi strutture che oltre agli stipendi hanno enormi costi di gestione. Ecco adesso il mio pensiero è diametralmente opposto: lo stato dovrebbe dare a tutti i cittadini un reddito per vivere, con l'effetto di stimolare quella domanda interna indispensabile per creare lavoro in maniera naturale, secondo i bisogni del mercato. Antonio Interato




Ricerca personalizzata

2 commenti:

  1. E' piuttosto evidente che se ci fosse un reddito di cittadinanza per esempio di 500 euro, nessuno accetterebbe più quelle proposte di lavoro:
    family banker ti diamo l'1% delle commissioni che procuri (devi avere investitori per un portafoglio di 4 milioni di euro per avere una movimentazione di denaro che ti garantisca 500 euro al mese);
    agenzie immobiliari (pagamento il 30% delle locazioni che stipuli e se per un mese non fai locazioni resti a mani vuote) dette anche le approfittarici dei superminimi alle false partite iva;
    stage/tirocino a 200 euro al mese e quando finisci, me ne trovo un altro e tu rimani a casa;
    stage in cina a 4000 euro, paghi per lavorare gratis.

    Insomma chi (Fornero) andava dicendo che bisognava modificare l'art.18 favorendo i licenziamenti per ottenere più posti di lavoro ha fatto incrementato i disoccupati da 900 mila ad oltre 1 milione in un anno, con oltre 27 mila imprese che così se ne son andate all'estero a produrre, investire, generare ricchezza, pagare le tasse.
    E se non bastasse il malgoverno, nessuno ha ancora imposto una limitazione ai derivati bancari, od alla fuga di capitali investiti in azioni di società estere piuttosto che nel mattone/edilizia o nella creazione di lavoro ed impresa nostrani.

    Tuttavia è vero che esiste anche l'altro lato della medaglia, ovvero chi prenderebbe il reddito di cittadinanza e lavorerebbe in nero, avendo così due stipendi.

    RispondiElimina
  2. What's up, everything is going fine here and ofcourse every one is sharing information, that's
    genuinely excellent, keep up writing.

    my homepage :: melabuco.Com

    RispondiElimina