giovedì 26 aprile 2012

Conservare o donare le cellule staminali da cordone ombelicale?

L'utilizzo di cellule staminali da cordone ombelicale a scopo terapeutico non comporta alcun problema etico, in quanto queste cellule sono ricavate da materiale biologico (il cordone ombellicale del neonato) destinato alla spazzatura. La questione etica invece riguarda se donare queste cellule (donazione allogenica) o conservarle per il proprio bambino (conservazione autologa).
Non ci sono ancora terapie consolidate per il trattamento con le staminali di malattie come diabete, Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla. Mentre sono scientificamente provate la loro efficacia nel trattamento di gravi malattie del sangue: leucemie, linfomi, talassemie, alcune immunodeficienze, difetti metabolici. Per questo le aspettative verso lo sviluppo di nuove applicazioni delle staminali è molto alta. 

Tuttavia alcuni esperti in materia sostengono che la conservazione delle cellule staminali autologhe per i propri figli non sia così conveniente, in quanto alcune importanti malattie come la Leucemia sarebbero meglio curate da cellule staminali compatibili provenienti da donatori e non dalle proprie che potrebbero contenere già elementi di fragilità. Per questo gran parte della comunità scientifica ritiene che sia meglio donare le cellule da cordone ombelicale piuttosto che conservarle per se stessi.
L’Italia ha deciso di non consentire la conservazione delle cellule staminali per uso privato, ma ne consente la donazione gratuita all'atto del parto. In generale, si può dire che in Italia prevalga il concetto che il sangue è un bene comune.
Parte dell'opinione pubblica è contraria a questa scelta in quanto toglierebbe a molte coppie il diritto di garantire un futuro in salute al proprio figlio. In realtà questo diritto non è del tutto negato in quanto è comunque possibile ottenere facilmente dalla Direzione Sanitaria dell'ospedale in cui avviene il parto, o direttamente dal Ministero, l'autorizzazione per conservare le staminali da cordone ombelicale all'estero. Ovviamente i costi sono maggiori rispetto a se la conservazione avvenisse in Italia, così che molte coppie si vedono negato un diritto. I costi per la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale  si aggirano intorno ai duemila euro, non è moltissimo, ma non è certamente per tutte le tasche.
D'altra parte la scelta dell'Italia non è del tutto sbagliata. Infatti se si permettesse anche la conservazione autologa, la maggior parte delle coppie la sceglierebbe a dispetto della donazione, anche se poi queste cellule non servirebbero a nulla, o perchè il figlio non ne avrebbe necessità o perchè sarebbero più utili le staminali di donatori. In questo modo ci sarebbe il rischio di non avere a disposizione le preziose staminali per chi ne avrebbe veramente bisogno.
A dispetto di altre stupide scelte che i governi italiani hanno fatto, in questo caso sembrerebbe sia stata fatta la cosa giusta. Ma nella testa di ogni futura mamma certamente si insinua il dubbio: e se a mio figlio servissero proprio le staminali autologhe? Il dubbio resta, soprattutto perchè viviamo in una società in cui non ci fidiamo più di nessuno. Lo stato ovviamente promuove quello che più fa comodo, cioè la donazione, mentre le società che conservano le staminali all'estero promettono l'impossibile con la conservazione autologa




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