venerdì 10 dicembre 2010

Gli italiani votano Berlusconi.

Negli ultimi quindici anni dopo ogni elezione c’è sempre grande stupore a constatare che il partito di Silvio Berlusconi è continuamente quello che ottiene il maggior numero di consensi. A sentire i proclami pre-elettorali dei suoi avversari politici, tutti si aspetterebbero ogni volta un tracollo elettorale del Cavaliere, invece lui è sempre lì.
Egli esce sempre come l’uomo politico più importante del tristo e triste panorama italiano.



Non ci riferiamo tanto alla vittoria a mani basse delle ultime elezioni, alquanto scontata; piuttosto alle elezioni del 2006 quando dopo cinque anni di un suo governo mediocre e la sconfitta elettorale della sua coalizione, il suo partito è stato comunque il più votato.La cosa strana, però, è che non si trova mai nessuno che vada in giro a vantarsi di aver votato per Berlusconi. Eppure riteniamo che sia proprio dietro questa reticenza che si nascondino le ragioni più profonde del successo di Berlusconi e della sconfitta della Sinistra.Il motivo per cui nessuno sostiene di averlo votato, secondo noi, sta nel fatto che negli ultimi decenni la "pseudocultura di sinistra", arrogante ed autoreferenziante, ha invaso con qualsiasi mezzo ogni luogo dove fosse presente il potenziale bersaglio elettorale, inducendo chi vota Berlusconi ad avere vergogna, o addirittura paura, nel parteggiare per il "Padrone".Una barzelletta è esemplare nel comprendere questo fenomeno di razzismo intellettuale. Ne circolano tante su Berlusconi e su chi lo vota, ma questa spiega tutto.La barzelletta in questione recita che Dio, quando creò i popoli della terra, diede ad ognuno di loro due qualità. Ahimè, agli italiani ne diede tre: intelligenza, onestà e quella di votare Forza Italia. L’arcangelo Gabriele, però, accortosi che agli Italiani furono donate tre qualità e non due, come agli altri popoli, timorosamente lo fece notare al Signore. Questi allora rimediò ordinando che a ogni Italiano fossero attribuite solo due delle tre qualità che Egli aveva creato per questo simpatico popolo, così che oggi ciascun Italiano o è intelligente e onesto, ma non vota per Forza Italia; o è intelligente e vota Forza Italia, ma è disonesto; oppure se è onesto e vota Forza Italia, non può che essere uno scemo.Leggendo questa barzelletta si può sorridere per un attimo, ma una persona dotata di un po' d’intelletto non fazioso, subito capisce che non si può liquidare in maniera così superficiale il voto della maggioranza degli Italiani.I motivi per cui gli Italiani votano Berlusconi sono altri. In primis molti cominciano a sentire che le soluzioni della Sinistra ai problemi sociali non sono molto diversi dall'oppio religioso.
Chi non ha la vista annebbiata dalla droga, però, può costatare con mano che le maggiori aspirazioni che determinano la libertà di un uomo, trovano risposte dalla Sinistra che non soddisfano alcuna legittima pretesa di dignità. La soluzione principe prospettata dalla Sinistra per il lavoro, per esempio, è di lasciare perdere ogni aspirazione e prospettiva di realizzare il proprio talento, per inseguire il "Posto", mezzo che ha sfruttato fino all’esaurimento, pur di assopire le menti e conseguire risultati elettorali.La Sinistra, in pratica, non si è resa conto che ogni essere umano ha la propria personale ricetta per combattere il capitalismo e che la soluzione marxista non è l’unica possibile. Anzi è probabilmente la peggiore.Piuttosto che guardare chi vota Berlusconi con l'arroganza e la supponenza di chi è unico cultore del sapere, allora, bisognerebbe calarsi un po’ nella realtà di chi non ha avuto o non ha voluto drogarsi con le soluzioni marxsiste, cioè tutti gli Italiani che non hanno mai avuto o voluto dallo stato aiuti economici, lavoro, casa. Persone che volendo o nolendo sono state tagliate fuori dal sistema socio-assistenziale creato in tanti anni dall'ex DC ed ex PCI. Persone che hanno dovuto arrangiarsi in tutti i modi e che adesso vogliono continuare a fare da soli. Persone che non hanno più il culto del posto fisso, ma hanno evoluto una cultura diametralmente opposta e contrapposta a chi invece ancora crede e spera negli aiuti della politica.
Il motivo vero per cui gli Italiani votano Berlusconi, allora, non è il fascino dei soldi, né il lavaggio del cervello fatto dalle sue trasmissioni televisive, né la voglia di evadere le tasse, né la stupidità o l'ingenuità di chi lo vota, come ancora molti sostenitori della Sinistra possono pensare. Piuttosto è la voglia di contrapporsi a una cultura intollerante e arrogante che pretende di sapere quale sia il bene di tutti. La sconfitta della Sinistra è figlia, e questo suonerà assurdo per i vecchi pensatori di questa parte politica, di una crescita culturale del paese e soprattutto dei giovani, che nessuno vuole vedere, ma che ha permesso il superamento da parte delle masse delle ideologie imposte da chi le vuole violentare. Molti non lo ammettono, vogliono far credere che gli Italiani siano oggi più ignoranti di qualche decennio orsono, quando nessuno sapeva leggere e scrivere. Ma noi siamo convinti che questo non sia vero. La gente non vota Berlusconi perchè si aspetta qualcosa secondo quelle che erano un tempo le speranze e le pretese degli elettori verso un politico, ma che la liberi definitivamente dai politici delle promesse e da chi pretende di sapere quale è il suo bene.Non vogliamo andare oltre. Sembra quasi stiamo facendo un manifesto politico pro Berlusconi. Non è assolutamente nelle nostre intenzioni. Ma le nostre considerazioni ci inducono tristemente a pensare che oggi non ci sia di meglio del Cavaliere nel panorama politico italiano. Eppure non vogliamo credere che questa sia la verità. Non vogliamo credere che la società italiana non sia capace di esprimere una opposizione seria priva di ideologismi e di volgare invidia. Ma prima che nasca un movimento di opposizione serio è necessario comprendere che il Berlusconismo non si è affermato per la stupidità dell'elettorato. Soprattutto chi fa politica non può essere così irrispettoso e così stupido, in questo caso sì, da pensarlo.Per questo lanciamo questo blog, nell'intento di dare impulso alla crescita di una nuova cultura Politica, Microliberista, che abbandoni l'arroganza degli ideologismi che furono e che proponga finalmente un dibattito democratico privo di preconcetti e di presunzione e che possa proporsi come vera forza di contrapposizione al Berlusconismo.

il cannocchiale





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8 commenti:

  1. Sono d'accordo, se la sinistra non la finirà con il suo comportamento di superiorità intellettuale e morale allontanerà sempre di più i suoi elettori specie quendo questi cominceranno a vedere che sono fatti della stessa pasta degli altri politici.

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  2. E' anche vero...come ciliegina sulla torta...che in Italia manca l'informazione...esempio se qualche giorno fa avessero dato almeno la stessa importanza (e sono buona) alle dimissioni di Veltroni e al caso Mills (c'è gente che non sa nè chi è nè che è stato condannato e che quindi per transitività "il nostro" Presidente è un corruttore)...forse qualcuno inizierebbe a non votarlo più...per esempio.
    Ma se per leggere la notizia ti dvi comprare i giornali stranieri che hanno pubblicato in prima pagina la cosa, se l'unico tg della sera a disposizione era il Tg5 (sulla rai c'era Sanremo)..e NON HA DETTO NIENTE....come vogliamo fare una giusta informazione? io credo che in parte, oltre alle giustificate colpe della sinistra, la "sua" vittoria sia dovuta anche a scarsa informazione.
    Ciao Valentina (Equilibrio Precario)

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  3. Siamo d'accordo con Valentina. In Italia manca informazione. Per fortuna ci sono altri canali attraverso cui circolano idee e notizie non allineate con il potere.
    Poi nell'articolo ce la siamo presi un po' troppo con la sinistra. Ma se avremo il tempo di scrivere e i lettori la voglia di seguirci i motivi saranno pian piano più chiari.

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  4. Certo del caso Mills avrebbero potutto parlare Santoro, Travaglio, Vauro con una vignetta, ad Anno Zero.
    Oppure Floris a Ballarò, magari con l'aiuto di Crozza.
    Avrebbe potuto parlarne il compagno Fabio Fazio o la Litizzetto.
    O la Gabanelli su Report.
    O una bella puntata di Blob.
    Oppure l'Annunziata a In Mezz'ora.
    Ma anche Gad Lerner o Lilly Gruber su la 7.
    O Corradino Mineo, che dirige RAINews 24, che fa 24 ore di informazione al giorno, oppure Di Bella, il compagno direttore del TG3.

    Certo però la tv è in mano a Berlusconi...

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  5. una cosa e certa il sig. berlusconi potrà vincere tutte le elezioni che vuole, ma e sempre un lider di un paese che và allo sfracello,corrotto e infestato dalla mafia che colui sicuramente protegge (vedi spazzatura a napoli)e che comunque anche i suoi elettori sanno benissimo,ma purtroppo offuscati dalle sue televisioni.
    Concludendo dopo tutto questo se io fossi un lider mi vergognerei non poco di governare un paese in queste condizioni. quindi che dire (lider fallito "contento lui").baci alla mia italia che comunque per mè nel mio cuore è sempre grande e numero 1

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  6. Gli italiani, per la maggior parte perfetti ignoranti perché l’unica fonte culturale di informazione oggi sono le televisioni…, pur consapevoli del pericolo che stamo storicamente correndo, (soltanto perchè razza estremamente intelligente) sono talmente annoiati che pur di divertirsi, trovano spassoso assistere in televisione e sulla carta stampata alle pulcinellate di Berlusconi e dei suoi impiegati, i quali pur di non farsi licenziare da posti così “comodi” e ben remunerati, offrono gratuitamente sceneggiate da fare impallidire anche il grande Fantozzi, perché allora interrompere il divertimento? – storicamente non à la prima volta che questi passatempo si sono trasformati prima o poi in guai seri, in passato lo fecero con il duce, i tedeschi...con..... ora che tutti hanno dimenticato, nella migliore delle ipotesi non solo “questi” italiani rischiano la fame, ma fortunatamente gli stessi sostenitori, quando si arrabbiano sanno trovare senza riflettere molto le soluzioni più adatte….. facciamo pertanto gli scongiuri per tutti.

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  7. OMMIODDIO!! QUesto articolo mi ha tolto le parole di bocca. Sono anni che penso e sostengo riga per riga quello che c'è scritto in questo articolo, ma nessuno mi ascolta. E' bastato digitare su Google: razzismo intellettuale (quello che penso dell'atteggiamento degli anti Berlusconiani) ed eccomi qui stupito a scoprire che c'è qualcuno che la pensa esattamente come me.

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  8. Ciao Andrea. Siamo felicissimi di conoscere qualcun altro che la pensa come noi. Siamo lieti di poter ospitare altri tuoi commenti sul nostro blog. Se anche tu hai un blog o sito siamo felici di conoscerlo. Dialogare tra chi non guarda la politica con i paraocchi è fondamentale per creare una nuova cultura.
    A presto

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