Il Microliberismo per una società egualitaria.
Il Microliberismo ha come obbiettivo il raggiungimento della libertà
economica delle famiglie e il loro affrancamento dalla condizione di
necessità rispetto al lavoro. Per ottenere questo risultato sono
necessarie alcune condizioni:
- completa libertà per le piccole attività economiche
- edilizia familiare libera da licenze
- massima diffusione delle energie da fonti rinnovabili
- possibilità di introdurre sussidi di stato per tutti
Solo se si realizzano queste condizioni è
possibile affrancare le famiglie dalla schiavitù del lavoro. Con questi
vantaggi economici, infatti, le famiglie non sarebbero costrette a
lavorare per poter sopravvivere. Il lavoro sarebbe allora principalmente
un'opportunità per vedere realizzato il proprio talento. Ma ad
ostacolare l'ottenimento di questi risultati sono il capitalismo, sia di
stato sia privato, coadiuvato dai sindacati e dalla criminalità
organizzata.
Il libero mercato non ha mai funzionato
perchè non vi è mai stata una condizione in cui tutti gli operatori
avessero gli stessi diritti e le stesse regole da rispettare. Se vi
fossero le stesse regole per tutti, invece, si creerebbe un equilibrio
tale da limitare la sopraffazione, creando una società egualitaria ma
allo stesso tempo che assecondi le legittime aspirazioni degli
individui. Stesse regole significa, però, anche cominciare tutti con la
stessa disponibilità economica. L'attuale capitalismo privato, invece,
parte avvantaggiato e senza diritto, in quanto ha accumulato ricchezza e
potere prima di un vero regime di libertà economica con regole uguali
per tutti.
Per questo affinchè siano garantite le
stesse opportunità per tutti, bisogna partire con il liberismo "prima"
per chi non ha ricchezze (microliberismo), poi man mano che le classsi
sociali più basse cominciano ad arricchirsi si può pensare di applicare
il liberismo per le classi leggermente più in alto nella piramide
sociale e così via fino al raggiungimento della distribuzione delle
ricchezze.
Le prime libertà economiche da
realizzare, di conseguenza, sono l'abolizione di tutti gli impedimenti
economici e burocratici alla realizzazione del lavoro di cui vivere e
della casa in cui vivere.
Inoltre è necessario per sconfiggere il
capitalismo lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili e
l'introduzione di sussidi minimi. Si badi bene che la seconda non è una
decisione di sinistra. Non è un caso che in paesi un po' più liberali di
noi esistono i sussidi mentre nel nostro paese dove sono stati sempre
forti i sindacati, soprattutto di sinistra, i sussidi sono solo per
alcuni. Se per le famiglie l'esigenza del lavoro non fosse così
stringente, infatti, esse avrebbero una maggiore forza di contrattazione
rispetto ai datori di lavoro, esautorando la funzione dei sindacati.
Infine siamo d'accordo con la
flessibilità del lavoro e con la massima libertà del datore di lavoro di
scegliere il proprio personale. Anzi riteniamo che queste condizioni
siano necessarie per rendere le attività economiche competitive e
fortemente produttive. Ma solo dopo aver realizzato le condizioni di cui
sopra.
Prima
di cominciare un blog politico, infine, era giusto chiedersi se fossimo
di destra o di sinistra. Così ci siamo interrogati. Ci siamo resi conto
però che non possiamo schierarci né a destra né a sinistra, e non
perché volessimo, in maniera snob, prendere le distanze da questi due
schieramenti, cosa che in questa situazione politica sarebbe una scelta
fin troppo facile e populista. In realtà siamo un movimento di sinistra
in quanto ricerchiamo l'uguaglianza degli individui. Siamo un movimento
di destra perché crediamo nell'individualità.
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