mercoledì 3 maggio 2017

Guadagnare con i sondaggi retribuiti

Opinioni sui sondaggi retribuiti

Rispondere ai sondaggi retribuiti è tra i metodi più semplici per guadagnare qualcosa on-line senza investimenti (a parte il proprio tempo). In pratica ti iscrivi a società che ti propongono nel tempo dei sondaggi di opinione a cui dovrai rispondere e sarai pagato per questo. I guadagni con questo metodo non sono alti, per cui può non essere necessario regolarizzarsi come azienda (P.IVA e iscrizione CCIA).  Ovviamente non aspettarti chissà quali guadagni. Si tratta solo di piccole somme che possono essere usate per arrotondare lo stipendio.



mercoledì 1 maggio 2013

La Sinistra vuole che i figli degli operai possano andare all'università. Noi invece vogliamo che i laureati trovino lavoro.

Inorridisco quando sento dire ancora da esponenti della Sinistra o dei sindacati cose come: "vogliamo che i figli degli operai possano andare all'università". Io vorrei invece che il "figlio dell'operaio", laureato, possa trovare lavoro. Io sono "figlio di operaio", famiglia monoreddito, mi sono laureato oltre dieci anni fa senza troppi problemi economici. I problemi sono arrivati dopo: non ho ancora trovato un lavoro decente  a dieci anni dal mio bel 110 e lode, ed i miei colleghi non se la passano meglio. 
Certo quando si dicono queste frasi si scaldano i cuori dei giovani studenti, che così possono scendere in piazza contro la Iervolino o la Gelmini di turno. Anche io sono sceso in piazza quando ero più giovane. Ma dopo aver conseguito la laurea, dopo aver lavorato con contratti atipici per enti pubblici, aziende private ecc. mi sono reso conto che era tutto sbagliato. 
Affinchè il "figlio dell'operaio" una volta laureato trovi lavoro, è necessario chiudere qualche centinaia di atenei, qualche migliaia di corsi di laurea e tagliare i viveri a decina di migliaia di professori universitari che hanno fortemente inflazionato il valore della laurea. Fino a quando tutti possono arrivare facilmente alla laurea, bravi e meno bravi, saranno avvantaggiati solo i figli dei ricchi, mentre i "figli degli operai" saranno degli emarginati col pezzo di carta. Perchè la sinistra non lo capisce? Preferisce il voto di pochi ingenui studenti, e perdere il voto di tanti uomini e donne che con le loro famiglie affrontano il mondo del lavoro con l'agognato pezzo di carta appeso nel gabinetto?




martedì 30 aprile 2013

La vecchia politica si è alleata per galleggiare o per riconquistare la fiducia del paese?

Dopo aver inseguito invano Grillo, alla fine il PD si è dovuto (o voluto?) inginocchiare al cavaliere, per dare finalmente un governo al paese. Forse era l'unica cosa possibile. L'unica cosa "responsabile" da fare dopo aver fallito le elezioni. Un governo PD-M5S anche se fosse nato, sarebbe stato un disastro. Le differenze tra il PD e il M5S sono abissali. Sarebbe stato un governo inutile che avrebbe litigato fino allo scioglimento e portato l'Italia al tracollo. 



mercoledì 17 aprile 2013

Lettera di un precario a favore del reddito di cittadinanza.

Qualche tempo fa ero completamente contrario ad ogni forma di assistenzialismo e pensavo che lo stato dovesse creare lavoro. Ma da alcuni anni mi sono ricreduto. Lavoro ormai da dieci anni con contratti a termine presso università ed enti di ricerca vari. La mia esperienza è che buona parte di chi lavora in questi enti con contratti a tempo indeterminato è inutile. Non perché siano dei fannulloni, ma perché oggettivamente non hanno mansioni e/o competenze. In passato hanno preso a lavorare di tutto e oggi non ci sono i soldi per prendere a tempo indeterminato un paio di ricercatori. Veramente un paio di ricercatori. Lo stato purtroppo si è impegnato tra gli anni 60 e gli anni 80 ad inseguire il sogno della piena occupazione col risultato di creare una economia sovradimensionata che ha distrutto risorse economiche ed ambientali, col risultato di negare una vita dignitosa alle nuove generazioni. Per questo adesso penso sia molto più economico per lo stato erogare stipendi, facendo stare la gente a casa, piuttosto che mantenere in piedi strutture che oltre agli stipendi hanno enormi costi di gestione. Ecco adesso il mio pensiero è diametralmente opposto: lo stato dovrebbe dare a tutti i cittadini un reddito per vivere, con l'effetto di stimolare quella domanda interna indispensabile per creare lavoro in maniera naturale, secondo i bisogni del mercato. Antonio Interato